di Giuseppe Diego Vernaleone
Un Amico ed un vero Compagno. Conosciuto dopo un anno dal mio ingresso nel Movimento Giovanile Socialista e subito creatosi un rapporto sincero e di vera condivisione politico/personale. Pensare che il Salento, e la Puglia, da vent’anni non godano più delle Sue Visioni è triste come molte volte è triste l’attuale visione della politica partitica.
Sguardo diretto, austero ma con un gran cuore verso ogni semplice cittadino che, per lui, rappresentava una risorsa presente e futura. Credeva nella vera condivisione e nella ferma volontà di creare “comunità” in quanto solo così la Società avrebbe potuto evolversi. Sempre disponibile e rigoroso nell’assumere impegni, onorandoli senza doppi fini. Si, era un uomo inflessibile ma duttile nel rispetto verso gli altri.
L’onore avuto nell’esser al Suo fianco mi ha fatto maturare quelle minime capacità di relazionarmi e conoscere le regole, quelle serie, della vera politica.
Pancrazio è stato un visionario dalle mille risorse, leggeva ciò che la Società Politica e Civile avrebbe letto con il tempo. Fine pensatore ed autorevole esponente socialista, umile ed illuminista nella certezza che l’evoluzione culturale non poteva che generare un miglior bene comune.
Pancrazio è stato artefice di mille battaglie: dal rispetto delle regole, alla formazione e crescita dei pubblici amministratori, senza tralasciare l’impegno politico nel suo partito, il Psi, ed il formare i giovani, per Lui, speranza per un futuro migliore.
Pancrazio è stato esempio per molti e punto di riferimento della sua amata Famiglia che ho avuto l’onore di conoscere e che mi onorano di poterLo ricordare.
Pancrazio ha fatto delle sue prospettive, la speranza di tanti che volevano credere nella politica e che oggi lo ricordano come esempio romantico di un Uomo illuminato, al servizio dei valori e di una comunità oggi orfana del suo pensiero ma arricchitasi del suo essere.
L’occasione di intitolare, nella giornata del 26 Maggio, il Centro Polifunzionale di San Pancrazio è come far rivivere quella sua tenace voglia di creare un nido per la crescita delle future generazioni.
La partecipazione sarà la prova dell’assenza/presenza, in ognuno, dell’uomo pubblico che continua a far camminare le sue idee seppur non più con noi. L’esserci a San Pancrazio, anche a distanza di 20 anni, sarà una giornata, quella del 26, per onorarci della Sua Amicizia e Visione.